
Da brava formichina, avevo messo i soldi da parte, quindi anche se perdo due o tre mesi di lavoro non mi comporta grandi problemi.
Sono un ingegnere e sto continuando ad andare in ufficio. Sto trascorrendo questo periodo di isolamento con mia moglie e le mie due bambine. Con loro ho sempre avuto un rapporto tranquillo, ma sicuramente adesso il nostro rapporto è migliorato. Non avere sempre la fretta di dover andare via, mi permette di gestire meglio i conflitti che nascono in casa. C’è più tempo per spiegare le cose ,quindi la comunicazione fra di noi è aumentata.
Il mio lavoro ha subito un crollo drastico. Avevo circa 150 clienti e, di questi, solo 3 o 4 sono rimasti aperti. Quindi, di fatto, non sto lavorando molto. Per fortuna, da brava formichina avevo messo un po’ di soldi da parte, quindi non ho grandi problemi per il momento, ma sono molto preoccupato per i miei clienti. La loro vita sarà completamente stravolta da questa epidemia, quindi inevitabilmente questo comporterà delle conseguenze anche sulla mia vita e sul mio lavoro.
Dal punto di vista dei rapporti sociali, sinceramente sono una persona piuttosto asocial, quindi non vivo male questo periodo. Anzi, quando esco per andare al lavoro e non vedo nessuno, per me è quasi meglio. In casa siamo attrezzati con ogni mezzo tecnologico quindi c’è sempre qualcosa da fare. Certo mi manca lo sport e la vita all’aperto, ma so anche che questo periodo finirà. Se penso al futuro mi aspetto un primo periodo di crisi economica molto duro, ma penso anche che fra 5/6 mesi, da bravi italiani, ci dimenticheremo di tutto, anche di ciò che di buono ha portato questa quarantena, e torneremo a comportarci come prima