
Mi sento così, sospesa nel tempo.
Sto trascorrendo questo periodo di isolamento con mio marito, la persona con cui ho scelto di vivere. Se avessi potuto, però, forse avrei trascorso questo periodo anche con mia madre, avendo da poco perso mio padre. Lavoro a casa in modalità smart-working.
Le mie relazioni con gli altri non sono cambiate molto in questo periodo, mi manca però il contatto fisico con le persone a cui voglio bene: mia madre e i miei fratelli, ma anche i miei amici, le relazioni sociali. Personalmente mi sento come sospesa nel tempo. Ho timore per il futuro che vedo incerto, ma nutro anche molta speranza negli uomini e nella scienza e spero che ci aiutino a superare questa fase che è molto delicata sia in termini sanitari, che in termini economici.
Questo periodo di isolamento sicuramente mi cambierà in parte e spero che cambi anche gli altri. Sto ponendo, infatti, più attenzione agli aspetti veramente importanti della vita e sto capendo che il nostro quotidiano è pieno anche di tante velleità e che correre spesso sia inutile. Spero che lo capiscano in molti, per migliorare.