
Di solito rincorri le cose che in un certo tempo nel passato hai deciso di fare, adesso tutto si è fermato e questo mi ha tolto l'ansia di dover rincorrere le cose.
In questo periodo di isolamento sono con mia moglie a sto lavorando da casa. Questo periodo è molto singolare, non tanto per le cose che faccio, ma per l’intenstià con cui le sto facendo. Faccio normalmente un lavoro di alti e bassi, ci sono cioè periodi in cui sono sempre fuori casa e periodi in cui sono sempre in casa. Questo periodo non è molto diverso da quelli in cui sono in casa e mi occupo di montaggio e revisione del materiale che ho girato. Certo, in quei periodi scelgo di rimanere in casa per pigrizia, ora invece non ho scelta, ma per le cose che faccio, questo periodo non è molto diverso da altri. Tra l’altro mi sono trovato un lavoro da fare in casa, quindi sono molto impegnato. Anzi, normalmente sono abituato a rincorrere le cose che ho stabilito di fare nel passato, questo blocco forzato, invece, in cui non sappiamo cosa succederà la settimana prossima, mi toglie l’ansia di dover rincorrere le cose.
Questo periodo è per me senza dubbio un periodo molto creativo. Sono uno storyteller, quindi il fatto di vivere dentro un momento di cambiamento così scioccante è molto stimolante. Tutto sta cambiando e io sono dentro questo cambiamento. Era dalla caduta del muro di Berlino che non assistevamo ad un periodo di cambiamento così grande.
Relativamente agli altri, non soffro la distanza forzata con loro. La maggior parte delle persone che conosco, le frequento già a distanza, perché vivono all’estero o sono molto lontane da me, quindi non è cambiato molto. Sul futuro credo che ci sia un Question Mark gigante, a cui nessuno ora sa rispondere.