Snorren

snorren
Ritratto creato da Valerio Pini. Guarda la legenda con cui è stato realizzato.

25° Giorno di lockdown

Intervista del 04/04/2020

Che emozioni stai provando?
Ottimismo/Speranza
(come altri 8 humans)
Che emozioni stai provando?
Preoccupazione / Ansia
(come altri 19 humans)
Cosa provi se pensi al futuro?
Preoccupazione / Ansia
(come altri 13 humans)
Con chi trascorri questo periodo?
La mia famiglia
(come altri 40 humans)
Come stai in isolamento?
Sto bene con le persone con cui sono
(come altri 42 humans)
Come stai lavorando?
Lavoro da casa
(come altri 27 humans)
Sono cambiati i rapporti in casa?
Non sono cambiati
(come altri 42 humans)
Sono cambiati i rapporti esterni?
Non sono cambiati
(come altri 26 humans)
Questo periodo ti cambierà?
Questo periodo cambierà gli altri?
Sì, credo in meglio
(come altri 17 humans)
Ti manca qualcosa?
Ti manca qualcuno?

La cosa che desidero di più in questo momento è di non perdere nessuno.

Sto trascorrendo il mio periodo di isolamento con mio marito e mio figlio. Sto lavorando da casa e mio marito continua a lavorare fuori casa. Mio figlio segue le lezioni a scuola e lo sport a distanza. Stiamo cercando di vivere questo momento in serenità.

Nei primi giorni forse sono stata un po’ opprimente nei confronti di mio figlio perché ero preoccupata del fatto che mantenesse i suoi ritmi scolastici, poi mi sono abituata all’idea che la scuola serve soprattutto per mantenere un rapporto di continuità e di relazione più che per continuare ad apprendere dei contenuti. Quindi, mi sono preoccupata solo del fatto che lui fosse sereno. Relativamente alle mie relazioni con gli altri, soffro molto la distanza con i miei genitori, che avrebbero bisogno del mio supporto, sia fisico che psicologico. Per gli altri, potersi sentire grazie alla tecnologia,  rende la distanza poco complicata.

La cosa che mi manca di più in assoluto sono gli abbracci ed il contatto fisico con le persone a cui voglio bene. Anche in casa, infatti, ora, cerchiamo di mantenere tra di noi una certa distanza, visto che sia io che mio marito continuiamo ad avere rapporti con persone esterne e quindi questo ci rende persone a rischio. Questo rallentamento forzato che ci è imposto dalla vita in casa, mi ha fatto di sicuro apprezzare di più le piccole cose. Soprattutto il fatto di avere un giardino e potermene prendere cura.

La continuità della natura in questo momento mi rasserena. Vedere che lei va avanti nonostante tutto. Non vedo, dietro l’angolo, grandi cambiamenti nella mia vita, ma mi auguro fortemente che questo periodo ci faccia riflettere collettivamente e rappresenti un cambiamento nella nostra coscienza collettiva. Se penso al futuro mi sento fragile, perché vedo un futuro molto incerto, ma nello stesso tempo devo a mio figlio il fatto di essere fiduciosa. Lui deve poter vedere una strada davanti a sé e se non sono io stessa a vederla, come potrei mostrargliela?