
Sento che il tempo è una mia responsabilità in questo momento.
Sono una studentessa e in questo periodo di isolamento sono a casa con i miei genitori e le mie sorelle. Quando è arrivata la notizia del lockdown pensavo che sarei stata male in casa e pensavo che saremmo esplosi. Invece, mi sono resa conto che adesso andiamo più d’accordo. Ho avuto una specie di preview di come sarà mia madre in pensione: pulirà e cucinerà dalla mattina alla sera.
Sto apprezzando molto questo periodo di tempo con la mia famiglia, abbiamo una nostra routine. Io e le mie sorelle seguiamo le lezioni on line, mio padre fa gli esercizi in casa, mia madre pulisce e cucina, poi ogni giorno ci ritagliamo delle ore per stare insieme. Giochiamo moltissimo a Mahjong e ci divertiamo perché mio padre perde sempre. Ovviamente mi mancano gli altri, soprattutto il mio ragazzo e la mia vita universitaria. L’università era la mia seconda casa. Ma penso anche che un momento come questo, in cui possiamo avere del tempo per pensare solo a noi stessi, non tornerà più, per questo cerco di apprezzare ciò che sta succedendo.
Risparmiare 2/3 ore di viaggio al giorno per gli spostamenti, mi ha fatto riappropriare delle cose che mi piace fare. Per la prima volta sento che il tempo sia una nostra responsabilità. Non abbiamo più scuse per non fare le cose. Non la sto prendendo malissimo. Mi sento fortunata. Sicuramente questo periodo mi cambierà, ma credo anche che quando avremo la possibilità di tornare alla vita di prima, ci dimenticheremo di tutto quello che abbiamo vissuto. Così questo momento rimarrà negli anni un argomento di discussione. Da vecchi potremo dire: “Ma ti ricordi quando quel periodo siamo rimasti due mesi a casa, e dopo?”. E dopo tutto è tornato come prima.