
Cerco di non far mancare una parola di saluto e un sorriso verso gli altri, che, se anche sotto la mascherina non si vede, in qualche modo penso che si percepisca.
Sono una insegnate e in questo periodo posso lavorare da casa grazie alla didattica a distanza. Sto trascorrendo questo periodo di isolamento con mio marito e mia figlia. Con loro il rapporto è ottimo. Abbiamo cercato di intensificare nel tempo libero le attività da fare insieme che non facevamo prima, in modo da vivere in modo più ricco e significativo questa esperienza mai capitata prima. Soprattutto, per fare in modo che sia una esperienza formativa per mia figlia.
Gli altri ho pochissime occasioni per incontrarli, ma cerco di essere sempre cordiale e sorridente. Rispetto tutte le regole che ci sono state date per il distanziamento, ma cerco di non far mancare una parola di saluto e un sorriso per infondere ottimismo. Lo faccio anche con i miei alunni della prima media, perché per loro che sono piccoli questa esperienza, oltre ad essere nuova, li spaventa.
Personalmente mi sento bene ed emotivamente in equilibrio stabile, ma indubbiamente sono preoccupata che il contagio possa colpire la mia famiglia e i miei parenti più prossimi. Le notizie che sento sui tanti morti in italia e nel mondo mi provocano una grande tristezza. Mi mancano i miei genitori. E mi manca il mio lavoro nella modalità in cui ero abituata a svolgerlo da 20 anni.
Per il futuro non sono ottimista. Mi aspetto per tutti noi un futuro più difficile. Mi aspetto un Paese che dovrò affrontare un momento di recessione notevole di cui penso risentiremo tutti.