
Prendo quello che arriva, se no divento matta a non poter fare niente.
Sto trascorrendo questo periodo di isolamento in casa con mio marito. Passo il tempo giocando con dei giochi che ho scaricato sul tablet e leggendo.
Per me l’isolamento è iniziato molto prima del corona virus a causa delle conseguenze di un’operazione. In casa l’atmosfera è tranquilla. Cerco di mantenere il rapporto con gli altri al telefono, ma mi manca il contatto fisico: un abbraccio, una carezza. Cerco di non pensarci e superare il momento perché non posso fare niente individualmente. Cerco conforto nella preghiera e cerco di essere tranquilla.
Questo periodo non mi cambierà. La mia situazione, essendo anziana, potrà peggiorare, ma non dipenderà dal virus. Per questo cerco di non pensare al futuro. Prendo quello che arriva. Sono un po’ fatalista.